ASVe, Senato, Dispacci Costantinopoli, Box 104, Unfoliated

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Date Created
1626-05-18
Language
Resource Type
Physical Form
Page Total
175r-v
Rights
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Mentioned Place
Transcription - Plain
Ser.mo Prencipe Ill.mi et Ecc.mi Sig.ri SS.ri Col.mi È ben nota alla Ser.tà V'ra con quanta prontezza io Gio: Batt'a Salvago, humiliss.o suo servo, e Dragomano mi sij accinto all'arduo viaggio di Barbaria, fatto per servitio publico senza essempio e memoria di altri, havendo per un' anno continuo periclitato in mare, in pestilentie, et in angoscie trà sanguinolenti et inhumani corsari, e barbari, che nemici acerrimi del nome Veneto havevano un giorno sin preparato il fuogo, per abbruciarmi à fin d'empia vendetta . E dall' insolita et estraordinaria mia missione per Africa, in testimonio della diligentissima mia osservation di quelle parti, n'hà la Ser.tà V'ra conseguito secondo gli ordeni datimi una piena notitia, e contezza, non mai più havuta, della Barbaria, del corso, e delli suoi armamenti, con tutti quei lumi, che possono giovare, e bisognare in ogni publica occorrenza, si come appare in compendio, et al lungo nella presentata e letta esposition mia Africana. Il benigno stile della Ser.tà V., e dell'ecc.ze VV Ill.me è di riconoscer sempre le fatiche, et i pericoli de' suoi servitori: tuttavia io, benche non hebbi nulla per mettermi all'ordene nella mia speditione, nè men alcuna rimueratio nel mio ritorno, conosco pur esser più necessario soccorrer al bisogno urgentiss.o delle cadente mia casa habitata da gli ecc.mi ss.ri Baili p[er] lo spatio di cinuqanta e più anni sin dall' ultema guerra , e hebbe questa Ser.ma Rep.ca colla Casa Ottomana, per essersi 175v dall' esperienza acceduto l'ecc.mo s.r Bailo di quel tempo, che l'habitar dentre delle mura di Pera non solo impediva la libertà, ma riusciva etiandio molto discommodo alla mission delle lettere publiche; la dove p[er] miglior habitatone elesse di stantiar fuori, togliendo la casa del q. mr Matteca Drag.no della Ser.tà V'ra, e padre di me Gio: Batt'a Salvago, suo ultimo e solo herede , et fù la elettione di casa incomparabilm.te commoda, rimota, e vicina al mare, in sito ottimo, e senz' opportitione per ispedire lettere di giorno, e di notte, tanto per terra, quanto per mare, contenendo anco in se l'albergo delli medesimi Portalettere. Hora se ben alla giornata è in qualche parte ripezzata da gl' ecc.mi ss.ri Baili, hà però necessità di grandiss.o concier generale, et non havendo io possibiltà di ristaurarla; supplico humilm.te la Ser.tà V'ra, et l'Ecc.ze V're Ill.me, che con la somma sua prudenza si degnino per servitio e decoro publico di trovar sufficiente ripiego all'eminente rovina della publica Residenza di Costantinopoli. Gr'a
Gregorian Date Qualifier
Schema Type
Manuscript
Identifier
61220/utsc68647
Agency
Note
asks for money to renovate his h, occupied by bailo for past 50 yrs
Local Identifier
NEW_160
Transcribed Place
Gregorian Date (RAD)
5/18/1626
Reformatting Quality
preservation
Digital Origin
reformatted digital
Internet Media Type
Cataloguing Language
Transcription
Ser.mo Prencipe Ill.mi et Ecc.mi Sig.ri SS.ri Col.mi È ben nota alla Ser.tà V'ra con quanta prontezza io Gio: Batt'a Salvago, humiliss.o suo servo, e Dragomano mi sij accinto all'arduo viaggio di Barbaria, fatto per servitio publico senza essempio e memoria di altri, havendo per un' anno continuo periclitato in mare, in pestilentie, et in angoscie trà sanguinolenti et inhumani corsari, e barbari, che nemici acerrimi del nome Veneto havevano un giorno sin preparato il fuogo, per abbruciarmi à fin d'empia vendetta . E dall' insolita et estraordinaria mia missione per Africa, in testimonio della diligentissima mia osservation di quelle parti, n'hà la Ser.tà V'ra conseguito secondo gli ordeni datimi una piena notitia, e contezza, non mai più havuta, della Barbaria, del corso, e delli suoi armamenti, con tutti quei lumi, che possono giovare, e bisognare in ogni publica occorrenza, si come appare in compendio, et al lungo nella presentata e letta esposition mia Africana. Il benigno stile della Ser.tà V., e dell'ecc.ze VV Ill.me è di riconoscer sempre le fatiche, et i pericoli de' suoi servitori: tuttavia io, benche non hebbi nulla per mettermi all'ordene nella mia speditione, nè men alcuna rimueratio nel mio ritorno, conosco pur esser più necessario soccorrer al bisogno urgentiss.o delle cadente mia casa habitata da gli ecc.mi ss.ri Baili p[er] lo spatio di cinuqanta e più anni sin dall' ultema guerra , e hebbe questa Ser.ma Rep.ca colla Casa Ottomana, per essersi 175v dall' esperienza acceduto l'ecc.mo s.r Bailo di quel tempo, che l'habitar dentre delle mura di Pera non solo impediva la libertà, ma riusciva etiandio molto discommodo alla mission delle lettere publiche; la dove p[er] miglior habitatone elesse di stantiar fuori, togliendo la casa del q. mr Matteca Drag.no della Ser.tà V'ra, e padre di me Gio: Batt'a Salvago, suo ultimo e solo herede , et fù la elettione di casa incomparabilm.te commoda, rimota, e vicina al mare, in sito ottimo, e senz' opportitione per ispedire lettere di giorno, e di notte, tanto per terra, quanto per mare, contenendo anco in se l'albergo delli medesimi Portalettere. Hora se ben alla giornata è in qualche parte ripezzata da gl' ecc.mi ss.ri Baili, hà però necessità di grandiss.o concier generale, et non havendo io possibiltà di ristaurarla; supplico humilm.te la Ser.tà V'ra, et l'Ecc.ze V're Ill.me, che con la somma sua prudenza si degnino per servitio e decoro publico di trovar sufficiente ripiego all'eminente rovina della publica Residenza di Costantinopoli. Gr'a