A servire la Ser.tà V.a fin da teneri anni m'applicai io Pietro fortis, humilis.mo servo dell'EE VV p[er] il spatio d'anni quatordeci continui a Costan.li, apresso gl'Ecc.mi Ss.ri Baili, et anni dieci sono fui elletto Dragomano della lingua Turca, in questa Città, in loco del S.r Franc.co Scaramelli; qui dove con tutta applicat.ne esperito hò procurato con il mio benservire, rendermi degno della gratia Publica, Godeva il mio processore fra le altre molte provisioni, tredeci p[er]cento del Datio del Terzo delle Sansarie de turchi et eb.i delle quali mi sono state dalla maesta Publ.a sotto le 27 Aprile 1645 [4/27/1645] assegnate sole cinque p[er]cento; dove gl'interutione del negotio non hò havuto si può dire uttile alcuno. la revesità[?] delle mie stretiss.me o p[er] dir meglio nessune fortune, mi costringe à comparire genuflesso a piedi della Se.tà V.a, supplicandole, comiserare il mio stato, non havendo altro Patrimonio, con che possi sostentarmi, che la sola speranza nel mio P'ncipe, implorando prostrato dalla Pub.a munificenza, il restante delle tredeci p[e]rcento del med.o datio, che godeva il soprad.o mio preccessore, acciò possi beneficar, e solevato vivere consolato, pronto asacrificare la vitta in servitio della ser.tà V.a. G'e.