Trad.ne del Com.to del G. S. Al Cadi di Galata. Trad.o da X'foro Brutj Al gionger dell'Ecc.so Segno Imp.le saprai come il Bailo di Ven.a p. Arz mandato alla mia felice Porta mi hà fatto intendere, che in Palormo tua Giurisd.ne è venuto al p.nte à Morte Iseppo Albricci Venetiano, che essercitava in q.el luoco il carico di Console de Ven.ni et convenirsi in virtù delle Cap.ni, che dal Canto del Vaivoda ne d'altri n. sia toccata ne molestata la Casa sua, Vigne, et altre robbe, ma consegnate ad esso Bailo; Però ricerca'domi che egli sia concesso Nobil Com.to p.ch. n. vengha Molestata la facoltà d'esso Morto, ne dal Vaivoda ne d'altri cosi Musulmani come Christ.ni Greci, ne altri, et havendo alc.o p.tensione debba esser risscressa alla mia Felice Porta p.ch' sia vista nell'Imp.l mio Divano. Comando, che alla Casa Vigne, et altre facolta d.l Morto sud.o Console non lascerai, che Persona alc.a s'inbrichi mà, che si consegni, et s'impatronischi giusto l'Ecc.se Cap.ni il Console eletto dal Canto del d.o Bailo senza, che vengha impedito ne molestato cosi dal Vaivoda come da altri tanto Mussulmani quanto Greci ò d'altra Natione et se alc.o havera qualch' p.tensione la rimeterai alla mia Felice Porta Perche nell'Imp.l mio Divano sia veduta per Giustitia, et cosi non lasciarai, che p.sona alc.a facci cosa contra al p'nte mio Ecc.so Ordine. Cosi saprai e doppò visto questo mio Imp.l Com.to lo restituirai nelle loro mani p.stando fede all'Imp.l Segno.~ Datj in Constantinopoli alli ultimi della Luna di Saba' l'an'o 1033 cioe li 15 Giugno 1624./