ASVe, Cinque Savii alla Mercanzia, Risposte, Register 151, Unfoliated

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1636-10-06
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Ser.mo Prencipe, Immediate che dall'ecc.mo senato fù appoggiata alla n'ra debolezza la carica di savij alla merctia Ci fù dall'M.mo Sig.r Avog.r Brag.n fatta instanza, che essendo fuggito dalla sua casa un tal suo servitore[?] moro, fatto già da ? Ill.ma battegiare, et rivocoveratosi nella Casa de Turchi, da quali intendeva che veniva egli protteto et spaveggiato, volessimo procurare perla sopraitendenza che tiene il mag.to n'ro à quel loro, che gli fosse detto moro restituito: Per il che di subito dassimo ordine al sec.rio n'ro, che con un fante, et qualche sensaro della lingua si conducesie al d.o loco dei Turchi per procurare di havere il sud.o moro: et che quanto non gli lo volessero dare, dovesse farli sapere, che tali violenze no piacevano al mag.to; Che non gli sariano permesse; et che si saria preso quell'ispediente, che fosse parso migliore alla giustitia. Per esecutione del qual n'ro ordine essendosi egli sec.rio condotto alla suda habitatione de Turchi. Ci riferisse haver operato quel più le è stato possibile con dolci parole p[er] haver il moro, et poi p[er] render capaci li medmi Turchi del mal loro termine, et violenza che usavano; Che p.ma negavano di haver il moro: ma rimproverati, dissero poi, che se vi era, vi stava con sua voluntà; Che se pur era vero che fosse [1v] Christiano, era stato ingannato, et gli era stata fatta violenza; et finalmente, che non intendevano di darlo. Ma repplicando il Sec.rio che quando havesse rifferto al mag.to n'ro questa loro pertinatia, et mal trattare, invece di haver da noi quella prottet.ne de loro interessi che hanno sempre havuto, si saria passato à qualche delibera.ne che non gli sarebbe piacciuta, onde scesero[?] à promettergli, che la mattina seguente haverebbero essi obbedito, et condotto al mag.to il moro, perche quando havesse lui detto di voler esser Christiano, fosse et quando nò, non credevano che p[e]r forze si volesse che fosse Christiano. Cosi la mattina di hieri pma di venire al mag.to Cso si riducessimo al magistrato, et mentre stavinmo attendendo, che eseguissero quanto era stato appuntato, et conducessero il moro al mag.to n'ro, sono comparsi in gran n.ro li turchi senza di esso, fingendo non sapere quello che si volesse: di che rimpronerati da noi le commettessimo che dovessero andar immediate à levare il d.o moro, et condurlo avanti di noi, che si saressimo novam.te riddotti p[e]r questo effetto; et acciòp[er] qualche tema che potessero havere, fosse magg.te assicuralo, commettessimo ad uno de n'ri fanti, che lo dovesse accompagnare; [2] col quale partiti, invece di capitare al mag.to n'ro, et all'obbedienza di esso, tumultuariam.te lo condussero alle Porte dell'ecc.mo Coll.o di dove (mossi da morti[?] loro pensieri) lo ricondussero à Casa: il che inteso da noi giudicassimo di n'ro debito il portar il tutto di subito à gl'ecc.mi s.ri savij stimandolo negotio di q'llo consequenze, che la prudenza di re S.tà et di VV ecc.e possono comprender, et ricever p[er] il di più quello havesse parso à loro ecc.e di commetterci et p[er]che fù creduto bene di vedere, se col novam.te mandare alla casa de Turchi, prenderli magg.i capaci del loro mancam.to fosse stato possibile di haver esso moro, fù da noi, p[er] l'absenza, et indispositne del scaramelli dragomano, dato ordine al sigr m' Ant.o Velutelli, come prattico i negotij de turchi , che intraprendesse questo affare, et unitam.te con Anzolo Tirandi Sansaro, per interprete della lingua, operasse quel più che con la destrezza sua le fosse possibile p[e]r haver nelle mani il moro, et condurlo à noi. Cosi partito il Velutilli col sudo Tirandi p[er] eseguire quanto di sopra, e hà poi rifferto, che havendo applicato ogni spirito i questo affare, non è stato possibile riddur la p[er]tenatia[?] de turchi al dovere; che sebene alcuno di quelli mercanti che contsreva[?] di più garbo[?], p[er] le sue p[er]suasioni si contentava di consignarli il d.to moro: ad ogni modo la moltitudine degl'altri streppitosam.te rispondava, che piùtosto che darlo, l'haverebbero tagliato in quattro pezzi. À che repplicando il Velutilli, et il sensaro, che questi non erano termini da buoni mercanti, che non dovevano mostrarsi cosi disubbidenti ad un mag.to che tiene la prottet.ne di loro interessi, al quale dovevano pure ubbidirre ogni volta che cad.o, e tutti essi ancora fossero ad esso chiamati, Risposero pertinarem.te di non voler darlo, mà che sarebbero venuti un' altro giorno che fosse ordinario di riddut.ne; p[er]che se solam.te doppo queste mese, et anno si viene all'ispeditione di alcuno di loro negotij, si poteva bene haver da noi patienza due, et tre giorni, ne haver tanti fretta: aggiungendo di più o parole arroganti, et impertinenti, pregiuditieli alla dignità della carica, che se noi volevimo alcuna cosa da loro, dovessimo transferirsi alla loro casa, et habitatione Ne restando il Velutilli di adoperarsi con ogni spirito in questo neg.o, si fece condur avanti di lui il moro p[er] sapere qualche part.e della sua intentione, et p[er]che causa fosse fuggito dal suo p'rone, et p[er] assicurarlo finalm.to che non haverebbe ricevuto alcuna dispiacere quando si fosse fatto condurre avanti di noi: Questo non rispondeva [3] altro ?non Monsulman, Monsulmano, levando all'uso de turchi, la meno, senza dir altra parola: ne giovando al Velutelli le dolci parole, ne le ammonit.ni. et qualche minaccia, convenne partire senza riportar altro frutto delle sue operat.ni, che parole impertinenti da essi turchi, che si lasciano anco intenderre, che si lascieriano più tosto tagliar à pezzi, che dar il moro. Questa successo portato alla notitia d medmi ecc.mi s.gri savij, rapp'ntiamo conpresti alla ser.tà V.ra, cosi commandati da quelli ig.ri ecc.mi, acciò col singolare della somma sua prud.a possa devenire à quella risolut.ne che stimerà piu propia. 10/6/1636 Lorenzo Cont.ni Ger.mo Mor.o F[ed]erigo Corner Bernardo Bembo Ser.mo P.npe In conformità della deliberat.ne dell'ecc.mo Senato de 8 dal corrente, commessa à noi Savij alla merc.tia circa la fugga del moro, diremo noi Lorenzo Cont.ni et Ger.mo Mor.o in absenza de n'ri Collega, riverte alla ser.tà V'ra, haver hieri 3v mattina ordinato al dragomano scaramelli di transferirsi alla Casa dei Turchi, et con ogni desterità andar procurando di p[er]suaderli à lasciar venir il moro all'ubbidienza del mag.to n'ro: et parim.ti commesso con l'au'tta degl'ecc.mi v.ri Capi, al cap.n rande di portarsi ancor lui a q'lla volta, p[er] quando esso scaramelli non havesse potuto haverlo con le parole, lui poi in obbedienza degl'ordini dell'eccmo senato lo havesse procurato con le proprie maniere. Esegui il dragomano gl'ordini n'ri, mà senza frutto; poi che andato a Rialto p[er] attrovare un tal Jusuf de Suliman , et due altri compagni, che intese essere quelli che tenevano chiuso il moro, quando in una, et quando in altra stanza, p[er] persuaderli con la ragione à voler ubbidire; Trovati due di questi, li condusse fuori di Rialto insieme con Ali Aleppino mercante turco assai discretto, con altro suo compagno, simile di natura, à quali disse, che p[er] la sua indisposit.ne non haveva potuto ritrovarsi p.ma al mag.to n'ro p[er] riportare alla natione turchesca quella che occoreva via la fugga dalla Casa dell' Ill.mo sig.r Avog.r Brag.n 4 di un tal moro già fatto Christiano, che pero lo pregava à non voleri metter in necessità di farlo comparire avanti di noi con la forza, mà che usassero termini et rispetti dovuti à Prencipi, che ad ogni modo ne proprij stati vogliono l'ubbidienza, portando gli esempi validissimi del loro governo, Che noi non volevamo far turchi, Christiani p[er] forza, mà che se costui era Christiano, come certamte si sà, non era possibile permetter che contro la Christiana fede rinegasse , p[er]suadendoli, che il moro le fosse consignato, ò almeno seco lasciato parlare, per intendere le cause che lo movevano à mutar parere, et riportarle al mag.to n'ro. Piacque alli due pred.ti Ali, et compagno che si ubbidisse, et persuasero gl'altri due di andar alla stanza de Turchi co esso Dragomano, mà dissero questi non haverlo in cura, ne impedirlo che non parlasse, ò andasse ove meglio le pareva, et che poteva il dragomano andar al fontico senza di essi; onde vedendoli ostinati s'incaminò al d.o Fontico, et ritrovato Jusuf de Suliman p.mo motore di questa inobedienza, lo salutò ammorevolm.te mostrando non sapere ch'egli fosse il principale impedimento 4v che il moro non venisse al n'ro magto et à poco à poco s'introdusse nel negotio, mostrando dispiacere che il suo male l'havesse impedito à trattare con Turchi, come haveva fatto in altri tempi, et posti giorni p.ma in un caso d'altro moro, che fuggito dal suo p'rone disse di voler esser christiano, se?un poi fatto capitare in Camera di sua ser.tà alla presenza del p'rone, et altri Turchi, mutò parlare, volendo continuare ad esser turco, p[er] il che fù esso consignato al suo p'rone, et che però bisognava che anco questo moro fosse condotto alla presenza n'ra p[er]che si terminasse q'llo che dovuto fosse alla Giustitia. egli negando di sapere cosa alcuna, et mostrandosi luntano, come facero tutti gl'altri che ivi erano, affermando non haverlo, ne sapere ove foss: Mà rinforzando il dragomano l'? con parole un poco più alte, mostrandogli che il trattare di questa maniera haveria prodotte altera.ne nell'a'io n'ro, et forsi fatto passare à qualche magg.r risolut.ne, co uso[?, et sprezzo, mostrando niente curarsi, risposero che si facesse alla peggio: Tornò pure à repplicargli 5 che non abusassero le gratie et favori che erano continuamte fatti p[er] ordine dell'ecc.mo senato alla natione sua, provate in lui l'anno passato, quando ricuperò quanto protere[precise?], con l'autt'a del mag.to n'ro: ad ogni modo continuò et lui, et gl'altri nella p[er]tinantia, crollando la testa: si che veduta tal dragomano l'impossibilità di ottenere il moro con le parole si rittirò, lasciando la cura al capn Grande ch'era poco discoto, in loco da non esser veduto da loro, di procurare, conforme à q'llo le havevimo commandato, di entrare, mentre la natione tutta si ritrovava in Rialto, per fuggir ogni inconveniento, et haver ad ogni partito il moro. Questo ricevuta la risposta dal dragomano scaramelli della renitenza, s'inviò con quella gente che haveva preparata à questo effetto, con tutto che il custode del Fontico, le diresse che non l'haverebbe ritrovato, essendo stato Cavato dalla stanza di dove era, et nascosto in altro loco, et che poteva essere ancora, che fosse nato qualche disordine, il tutto à fine che non si ritrovesse il moro. Entrato però esso Cap.o in do Fontico [5v] fece serrar le Porte, acciò non entrasse alcuno dubbitando che potesse capitar q'lli Turchi, che si ritrovavano all'hora in Rialto ponendo guardie alle Porto, et essendoli stato mostrato uno di quelli Turchi che appunto lo haveva levato dalla stanza ove era, lo ricercò doverli insegnare esso moro, et rispondendo non sapere, fece che il detto turco andasse seco nelle stanze di sopra, con altro turco da lui conosciuto p[er] veduta, con occ'one di haver quello altrevolte pratticato, et cosi entrati con il dragomano che li ammoniva che dovessero insegnarglielo. mà vedendoli renitenti gli disse chel' haverebbe menati prigioni, ne p[er]ciò volsero acconsentire: onder cercando p[er] le stanze ne ritrovandolo, nel venir giù p[er] una scala, à mano ditta di esa ritrovò una tavola mossa. entrò in sospetto che dentro à questa ci fosse, dove fece entrare li suoi huo'i, che ritrovano il moro nascosto, et lo condussero fuori, et à Palazzo assicurandolo nella stanza del Cap.n Grande sino alla n'ra venuta: onde noi il doppo dinare fattorilo venir avanti gli ad dimandassimo il [6] suo nome, la causa della partenza dalla Casa dell'Ill.mo Brag.n, Perche, riricercato à venir avanti di noi non fosse venuto; se era turco, ò Christiano; et q'llo volesse fare di sua vita i rispose haver nome Giovanni; esser Arabo; Christian; Che da Turchi era stato rubbato, et condotto in Natolia, et fatto Turco; Che fuggito si ricovrò a Tine in Casa dell'Ill.mo Brag.n dove fù da novo batteggiato; Che era partito dal suo servitio doppo due ani e mezo che lo serviva p[er] disgusti ricevuti in Casa; Che mentre fuggito si ritrovava à comprar P[?]omi, fù da diversi Turchi condotto alla loro Casa; Che questi l'havevano necessitato quasi che con violenza à dire di voler esser turco, et che non l'hanno lasciato che ubbidir chi alli n'ri ordini; Che lui vuol esser Christiano, et che farà tutto q'llo che noi vorremo. Onde stimassimo bene, mentre si ritrovano absenti li s.ri n'ri Collega farlo condurre alli Cattacumeni in sia che da V.re S.tà et dall'ecc.me VV si commendi p[er] di più che sarà stimato proprio.
Gregorian Date Qualifier
Schema Type
Manuscript
Identifier
61220/utsc68302
Local Identifier
doc_dragoman_venetian_archive_266
Notes for Dragoman Team
Note: escaped from house of AdC Bragadin to Fondaco dei Turchi. Gvt sends various ppl, inclg merchant, sensale to fetch him - fail. finally - dragoman Scaramella + army. turns out was Christian Arab kidnapped by Turks to Anatolia as child. Re-baptized in h of Bragadin which he left after 2.5 yrs of service for maltreatment in house. forced by Turkish merchants in Fondaco to say he wanted to convert to Islam. Wants to be Christian. taken to Catecumeni.
Gregorian Date (RAD)
10/6/1636
Reformatting Quality
preservation
Digital Origin
reformatted digital
Internet Media Type
Cataloguing Language
Transcription
Ser.mo Prencipe, Immediate che dall'ecc.mo senato fù appoggiata alla n'ra debolezza la carica di savij alla merctia Ci fù dall'M.mo Sig.r Avog.r Brag.n fatta instanza, che essendo fuggito dalla sua casa un tal suo servitore[?] moro, fatto già da ? Ill.ma battegiare, et rivocoveratosi nella Casa de Turchi, da quali intendeva che veniva egli protteto et spaveggiato, volessimo procurare perla sopraitendenza che tiene il mag.to n'ro à quel loro, che gli fosse detto moro restituito: Per il che di subito dassimo ordine al sec.rio n'ro, che con un fante, et qualche sensaro della lingua si conducesie al d.o loco dei Turchi per procurare di havere il sud.o moro: et che quanto non gli lo volessero dare, dovesse farli sapere, che tali violenze no piacevano al mag.to; Che non gli sariano permesse; et che si saria preso quell'ispediente, che fosse parso migliore alla giustitia. Per esecutione del qual n'ro ordine essendosi egli sec.rio condotto alla suda habitatione de Turchi. Ci riferisse haver operato quel più le è stato possibile con dolci parole p[er] haver il moro, et poi p[er] render capaci li medmi Turchi del mal loro termine, et violenza che usavano; Che p.ma negavano di haver il moro: ma rimproverati, dissero poi, che se vi era, vi stava con sua voluntà; Che se pur era vero che fosse [1v] Christiano, era stato ingannato, et gli era stata fatta violenza; et finalmente, che non intendevano di darlo. Ma repplicando il Sec.rio che quando havesse rifferto al mag.to n'ro questa loro pertinatia, et mal trattare, invece di haver da noi quella prottet.ne de loro interessi che hanno sempre havuto, si saria passato à qualche delibera.ne che non gli sarebbe piacciuta, onde scesero[?] à promettergli, che la mattina seguente haverebbero essi obbedito, et condotto al mag.to il moro, perche quando havesse lui detto di voler esser Christiano, fosse et quando nò, non credevano che p[e]r forze si volesse che fosse Christiano. Cosi la mattina di hieri pma di venire al mag.to Cso si riducessimo al magistrato, et mentre stavinmo attendendo, che eseguissero quanto era stato appuntato, et conducessero il moro al mag.to n'ro, sono comparsi in gran n.ro li turchi senza di esso, fingendo non sapere quello che si volesse: di che rimpronerati da noi le commettessimo che dovessero andar immediate à levare il d.o moro, et condurlo avanti di noi, che si saressimo novam.te riddotti p[e]r questo effetto; et acciòp[er] qualche tema che potessero havere, fosse magg.te assicuralo, commettessimo ad uno de n'ri fanti, che lo dovesse accompagnare; [2] col quale partiti, invece di capitare al mag.to n'ro, et all'obbedienza di esso, tumultuariam.te lo condussero alle Porte dell'ecc.mo Coll.o di dove (mossi da morti[?] loro pensieri) lo ricondussero à Casa: il che inteso da noi giudicassimo di n'ro debito il portar il tutto di subito à gl'ecc.mi s.ri savij stimandolo negotio di q'llo consequenze, che la prudenza di re S.tà et di VV ecc.e possono comprender, et ricever p[er] il di più quello havesse parso à loro ecc.e di commetterci et p[er]che fù creduto bene di vedere, se col novam.te mandare alla casa de Turchi, prenderli magg.i capaci del loro mancam.to fosse stato possibile di haver esso moro, fù da noi, p[er] l'absenza, et indispositne del scaramelli dragomano, dato ordine al sigr m' Ant.o Velutelli, come prattico i negotij de turchi , che intraprendesse questo affare, et unitam.te con Anzolo Tirandi Sansaro, per interprete della lingua, operasse quel più che con la destrezza sua le fosse possibile p[e]r haver nelle mani il moro, et condurlo à noi. Cosi partito il Velutilli col sudo Tirandi p[er] eseguire quanto di sopra, e hà poi rifferto, che havendo applicato ogni spirito i questo affare, non è stato possibile riddur la p[er]tenatia[?] de turchi al dovere; che sebene alcuno di quelli mercanti che contsreva[?] di più garbo[?], p[er] le sue p[er]suasioni si contentava di consignarli il d.to moro: ad ogni modo la moltitudine degl'altri streppitosam.te rispondava, che piùtosto che darlo, l'haverebbero tagliato in quattro pezzi. À che repplicando il Velutilli, et il sensaro, che questi non erano termini da buoni mercanti, che non dovevano mostrarsi cosi disubbidenti ad un mag.to che tiene la prottet.ne di loro interessi, al quale dovevano pure ubbidirre ogni volta che cad.o, e tutti essi ancora fossero ad esso chiamati, Risposero pertinarem.te di non voler darlo, mà che sarebbero venuti un' altro giorno che fosse ordinario di riddut.ne; p[er]che se solam.te doppo queste mese, et anno si viene all'ispeditione di alcuno di loro negotij, si poteva bene haver da noi patienza due, et tre giorni, ne haver tanti fretta: aggiungendo di più o parole arroganti, et impertinenti, pregiuditieli alla dignità della carica, che se noi volevimo alcuna cosa da loro, dovessimo transferirsi alla loro casa, et habitatione Ne restando il Velutilli di adoperarsi con ogni spirito in questo neg.o, si fece condur avanti di lui il moro p[er] sapere qualche part.e della sua intentione, et p[er]che causa fosse fuggito dal suo p'rone, et p[er] assicurarlo finalm.to che non haverebbe ricevuto alcuna dispiacere quando si fosse fatto condurre avanti di noi: Questo non rispondeva [3] altro ?non Monsulman, Monsulmano, levando all'uso de turchi, la meno, senza dir altra parola: ne giovando al Velutelli le dolci parole, ne le ammonit.ni. et qualche minaccia, convenne partire senza riportar altro frutto delle sue operat.ni, che parole impertinenti da essi turchi, che si lasciano anco intenderre, che si lascieriano più tosto tagliar à pezzi, che dar il moro. Questa successo portato alla notitia d medmi ecc.mi s.gri savij, rapp'ntiamo conpresti alla ser.tà V.ra, cosi commandati da quelli ig.ri ecc.mi, acciò col singolare della somma sua prud.a possa devenire à quella risolut.ne che stimerà piu propia. 10/6/1636 Lorenzo Cont.ni Ger.mo Mor.o F[ed]erigo Corner Bernardo Bembo Ser.mo P.npe In conformità della deliberat.ne dell'ecc.mo Senato de 8 dal corrente, commessa à noi Savij alla merc.tia circa la fugga del moro, diremo noi Lorenzo Cont.ni et Ger.mo Mor.o in absenza de n'ri Collega, riverte alla ser.tà V'ra, haver hieri 3v mattina ordinato al dragomano scaramelli di transferirsi alla Casa dei Turchi, et con ogni desterità andar procurando di p[er]suaderli à lasciar venir il moro all'ubbidienza del mag.to n'ro: et parim.ti commesso con l'au'tta degl'ecc.mi v.ri Capi, al cap.n rande di portarsi ancor lui a q'lla volta, p[er] quando esso scaramelli non havesse potuto haverlo con le parole, lui poi in obbedienza degl'ordini dell'eccmo senato lo havesse procurato con le proprie maniere. Esegui il dragomano gl'ordini n'ri, mà senza frutto; poi che andato a Rialto p[er] attrovare un tal Jusuf de Suliman , et due altri compagni, che intese essere quelli che tenevano chiuso il moro, quando in una, et quando in altra stanza, p[er] persuaderli con la ragione à voler ubbidire; Trovati due di questi, li condusse fuori di Rialto insieme con Ali Aleppino mercante turco assai discretto, con altro suo compagno, simile di natura, à quali disse, che p[er] la sua indisposit.ne non haveva potuto ritrovarsi p.ma al mag.to n'ro p[er] riportare alla natione turchesca quella che occoreva via la fugga dalla Casa dell' Ill.mo sig.r Avog.r Brag.n 4 di un tal moro già fatto Christiano, che pero lo pregava à non voleri metter in necessità di farlo comparire avanti di noi con la forza, mà che usassero termini et rispetti dovuti à Prencipi, che ad ogni modo ne proprij stati vogliono l'ubbidienza, portando gli esempi validissimi del loro governo, Che noi non volevamo far turchi, Christiani p[er] forza, mà che se costui era Christiano, come certamte si sà, non era possibile permetter che contro la Christiana fede rinegasse , p[er]suadendoli, che il moro le fosse consignato, ò almeno seco lasciato parlare, per intendere le cause che lo movevano à mutar parere, et riportarle al mag.to n'ro. Piacque alli due pred.ti Ali, et compagno che si ubbidisse, et persuasero gl'altri due di andar alla stanza de Turchi co esso Dragomano, mà dissero questi non haverlo in cura, ne impedirlo che non parlasse, ò andasse ove meglio le pareva, et che poteva il dragomano andar al fontico senza di essi; onde vedendoli ostinati s'incaminò al d.o Fontico, et ritrovato Jusuf de Suliman p.mo motore di questa inobedienza, lo salutò ammorevolm.te mostrando non sapere ch'egli fosse il principale impedimento 4v che il moro non venisse al n'ro magto et à poco à poco s'introdusse nel negotio, mostrando dispiacere che il suo male l'havesse impedito à trattare con Turchi, come haveva fatto in altri tempi, et posti giorni p.ma in un caso d'altro moro, che fuggito dal suo p'rone disse di voler esser christiano, se?un poi fatto capitare in Camera di sua ser.tà alla presenza del p'rone, et altri Turchi, mutò parlare, volendo continuare ad esser turco, p[er] il che fù esso consignato al suo p'rone, et che però bisognava che anco questo moro fosse condotto alla presenza n'ra p[er]che si terminasse q'llo che dovuto fosse alla Giustitia. egli negando di sapere cosa alcuna, et mostrandosi luntano, come facero tutti gl'altri che ivi erano, affermando non haverlo, ne sapere ove foss: Mà rinforzando il dragomano l'? con parole un poco più alte, mostrandogli che il trattare di questa maniera haveria prodotte altera.ne nell'a'io n'ro, et forsi fatto passare à qualche magg.r risolut.ne, co uso[?, et sprezzo, mostrando niente curarsi, risposero che si facesse alla peggio: Tornò pure à repplicargli 5 che non abusassero le gratie et favori che erano continuamte fatti p[er] ordine dell'ecc.mo senato alla natione sua, provate in lui l'anno passato, quando ricuperò quanto protere[precise?], con l'autt'a del mag.to n'ro: ad ogni modo continuò et lui, et gl'altri nella p[er]tinantia, crollando la testa: si che veduta tal dragomano l'impossibilità di ottenere il moro con le parole si rittirò, lasciando la cura al capn Grande ch'era poco discoto, in loco da non esser veduto da loro, di procurare, conforme à q'llo le havevimo commandato, di entrare, mentre la natione tutta si ritrovava in Rialto, per fuggir ogni inconveniento, et haver ad ogni partito il moro. Questo ricevuta la risposta dal dragomano scaramelli della renitenza, s'inviò con quella gente che haveva preparata à questo effetto, con tutto che il custode del Fontico, le diresse che non l'haverebbe ritrovato, essendo stato Cavato dalla stanza di dove era, et nascosto in altro loco, et che poteva essere ancora, che fosse nato qualche disordine, il tutto à fine che non si ritrovesse il moro. Entrato però esso Cap.o in do Fontico [5v] fece serrar le Porte, acciò non entrasse alcuno dubbitando che potesse capitar q'lli Turchi, che si ritrovavano all'hora in Rialto ponendo guardie alle Porto, et essendoli stato mostrato uno di quelli Turchi che appunto lo haveva levato dalla stanza ove era, lo ricercò doverli insegnare esso moro, et rispondendo non sapere, fece che il detto turco andasse seco nelle stanze di sopra, con altro turco da lui conosciuto p[er] veduta, con occ'one di haver quello altrevolte pratticato, et cosi entrati con il dragomano che li ammoniva che dovessero insegnarglielo. mà vedendoli renitenti gli disse chel' haverebbe menati prigioni, ne p[er]ciò volsero acconsentire: onder cercando p[er] le stanze ne ritrovandolo, nel venir giù p[er] una scala, à mano ditta di esa ritrovò una tavola mossa. entrò in sospetto che dentro à questa ci fosse, dove fece entrare li suoi huo'i, che ritrovano il moro nascosto, et lo condussero fuori, et à Palazzo assicurandolo nella stanza del Cap.n Grande sino alla n'ra venuta: onde noi il doppo dinare fattorilo venir avanti gli ad dimandassimo il [6] suo nome, la causa della partenza dalla Casa dell'Ill.mo Brag.n, Perche, riricercato à venir avanti di noi non fosse venuto; se era turco, ò Christiano; et q'llo volesse fare di sua vita i rispose haver nome Giovanni; esser Arabo; Christian; Che da Turchi era stato rubbato, et condotto in Natolia, et fatto Turco; Che fuggito si ricovrò a Tine in Casa dell'Ill.mo Brag.n dove fù da novo batteggiato; Che era partito dal suo servitio doppo due ani e mezo che lo serviva p[er] disgusti ricevuti in Casa; Che mentre fuggito si ritrovava à comprar P[?]omi, fù da diversi Turchi condotto alla loro Casa; Che questi l'havevano necessitato quasi che con violenza à dire di voler esser turco, et che non l'hanno lasciato che ubbidir chi alli n'ri ordini; Che lui vuol esser Christiano, et che farà tutto q'llo che noi vorremo. Onde stimassimo bene, mentre si ritrovano absenti li s.ri n'ri Collega farlo condurre alli Cattacumeni in sia che da V.re S.tà et dall'ecc.me VV si commendi p[er] di più che sarà stimato proprio.