Al Beglerbei di Dam.co, et Cadi di Jerusalem Al gionger dell'Ecc:so Segno Imp:le saprette, come il Bailo di Ven:a residente alla mia Ecc:sa Porta per arz p'ntato ad'essa mi ha fatto intendere, come nel andar delli Religiosi conforme l'antico rito, et consuetudine loro à visitar, et adorar nella Chiesa, che è vicina al Monte Oliveto dove il Santiss:mo Husu' ascesse in Cielo in Gierusalem, alcuni et un certo Seid Alemi per pura ingordiggia li molesta, et da travaglio alli sud:i Relligiosi, ne meno sia fatta alcuna fabrica sopra le fondam:te della Chiesa contra la nobil Giust:a; Et [written above: p.ò] comando, che al capitar de [blank space] dobbiate ogn'uno di voi personal:te haver in ciò cura; facendo, che non sia datto nell'avenire più travaglio dal sud:o Seid Alemi, ne d'altri alla nat:ne de detti Religiosi, che sono in Gierusalem, ne alla Chiesa sud:a contra la nobil Giust:a, Antica consuetudine, et mia Imp:l volontà, ne lassarete, che fabrichi sopra le fondam:te della Chiesa, ne che senza causa sian travagliati, ne molestati li sud:i Religiosi; Non facendo, che mi sia fatto di ciò più querella. Cosi sap'ete, e dopò visto questo mio Imp:l Com:to lo restituirete nelle loro manj p'stando fede all'honor.to Segno. Scritto in Cost:li alli p:mi della Luna di Ramasan l'ano 1022 cioè c:a li 20 ott:re 1613 Trad:o da X'p'horo Bruttj